SIC Blog → Che cosa vogliamo che sia un autore?

Il finale del saggio Che cos'è un autore? di Michel Foucault (1969) è un'ipotesi sulla scomparsa della "funzione-autore", intesa come presenza di un tipo particolare di soggetto all'interno di un discorso, che nel caso del libro avrebbe almeno le quattro caratteristiche: di essere proprietà dell'autore, di essere a questi attribuibile, di essere interrogato allo scopo di costruire la figura dell'autore secondo poche regole di coerenza e storicità, di rivelare una scissione tra il narratore e lo scrittore in carne e ossa.

Leggiamo dunque il paragrafo finale:

"Si può immaginare una cultura dove i discorsi circolerebbero e sarebbero ricevuti senza che la funzione-autore apparisse mai. Tutti i discorsi, qualunque sia il loro statuto, la loro forma, il loro valore e qualunque sia il trattamento che si fa loro subire, si svolgerebbero nell'anonimato del mormorio. Non si ascolterebbero più le domande così a lungo proposte: 'Chi ha realmente parlato? È veramente lui e nessun altro? Con quale autenticità o con quale originalità E che cosa ha espresso dal più profondo si se stesso nel suo discorso?' Ma altre come queste: 'Quali sono i modi di esistenza di questo discorso? Da dove viene tenuto, come può circolare e chi può appropriarsene? Quali sono le ubicazione predisposte per dei soggetti possibili? Chi può riempire queste diverse funzioni del soggetto?' E dietro a tutte queste domande non si capterebbe altro che il rumore di un'indifferenza: 'Cosa importa chi parla?'"

(in: M. Foucault, Scritti Letterari, Feltrinelli 2004)

La domanda finale potrebbe ben descrivere l'atteggiamento di chi viaggia per Internet alla ricerca di prodotti culturali, siano essi le ultime notizie, videogiochi, manuali, musica, clip video, o quant'altro. La specificazione di un autore è sempre meno necessaria nell'oceano di tutti i contenuti possibili, tanto che l'immagine "l'anonimato del mormorio" per descriverne il contesto autoriale appare ben più calzante dello "strepito immenso" che viene spesso evocato per descriverla.

Tuttavia questa mutazione ha toccato il libro solo da un lato, quello della sua produzione, secondo il percorso di progressiva industrializzazione che stiamo esplorando anche nel nostro piccolo mondo SIC. Dal lato della ricezione, invece, la catena che inanella con l'autore l'opera e il libro resiste quasi nemmeno scalfita: rinunciare all'autore, per il lettore, significherebbe rinunciare a partecipare al gioco letterario (che potremmo interpretare qui, apoditticamente, come una pratica di relazioni tra l'individuo e il genere umano in toto), e accontentarsi del magro bottino della pura contemplazione estetica.

Quand'anche l'autore di un libro divenisse un composto di molte persone, l'opera un concetto più astratto articolato in media differenti, il libro un singolo foglio di plastica... La costruzione secolare della torre di Babele della letteratura (salvo le occasionali punizioni divine) continuerebbe, e continuerà finché i lettori vorranno leggere, insieme al libro, anche un essere che l'ha scritto.

commenti

ritratto di sarmigezetusa

non appena

commento di sarmigezetusa, 26/12/07 - 07:39

non appena ci saranno abbastanza lavori SIC completi e confrontabili, sarà possibile tifare per i diversi GS, valutare l'apporto di ogni autore, auspicare l'esonero del DA, invocare acquisti mirati per il prossimo racconto... ^_^

ritratto di giza

Secondo la fantascienza

commento di giza, 29/12/07 - 16:39

Secondo la fantascienza giapponese (Ghost in the Shell) dall'oceano dei dati elaborati dovrebbe emergere un autore con un suo specifico stile, ben caratterizzato anche se non corporeo.

Tutti scrivono tutto ma nulla è scritto da nessuno.

www.gizart.com - www.pornsaints.org

ritratto di peterpoe

e se non mi piace come

commento di peterpoe, 03/01/08 - 17:02

e se non mi piace come scrive?

ritratto di ilpaura

soggetto

commento di ilpaura, 04/01/08 - 15:20

Nel riflettere su questo tema mi ritrovo in un incantevole imbarazzo logico: mi riesce immaginare tale mondo, ma non simulare la sua esistenza.
Mi riesce pensare l’autore non come Creatore, come creatore di corrispondenze tra il logos del Soggetto e il tumultuoso svolgersi del mondo. Un mondo in cui tali capacità appartengano sempre e solo al Discorso. In cui l’autore non è più quindi il soggetto del pensiero trascendente, ma un soggetto inconsistente che vive fra discorsi già fatti. Anzi, riprendendo Foucault, egli mostra la sua libertà di soggetto solo nella fuga, nella resistenza ai Discorsi, anche se sempre come portatore di altri discorsi parlabili.
Ma, da lettore, come Peterpoe, non riesco a farlo sparire del tutto (posso però renderlo incorporeo, come il Giza): non riesco pensare cioè ad un universo in cui un soggetto non abbia la responsabilità dei discorsi che segue e ripropone. Esso sarebbe un mondo non senza Soggetto, ma senza uomo. Non posso immaginare un mondo per cui, per i discorsi cui dà voce, un autore non possa anche essere infamato e noi tutti lettori trarre infinito giovamento dal sentirci migliori di lui. O viceversa nel suo discorso godere fino a sparire, a sospenderci come Soggetti…

ritratto di Raputt

Ma come?

commento di Raputt, 06/01/08 - 20:10

Uno va via due minuti.. E si ritrova questo malloppo di carne al fuoco? Così, senza avvisare?

Da parte mia concordo con chi sottolinea l'importanza del permanere della funzione-autore (almeno entro la logica d'uso con cui si affronta un libro entro la nostra cultura).
L'interrogazione dell'autore è un gioco che si può giocare oppure no (si pensi alla biblioteca infinita di Borges: che senso avrebbe pensare all'autore di uno dei suoi tomi?), eppure il rapporto "personale" con l'autore apre una serie di dimensioni che non sono solo quelle evocate da Foucault: queste sembrano ridursi a domande che sembrano portare a "fallacie per rilevanza" ma sarebbe riduttivo non considerare l'importanza del rapporto "empatico" che il lettore sviluppa con l'autore.
Hai voglia ad immaginarci come lettori logici e razionali, intenti a soppesare in astratto argomenti ed immagini..

PS
L'autore che vogliamo: a testa in giù come a Milano! ;-)

ritratto di peterpoe

Dipendenze

commento di peterpoe, 07/01/08 - 14:32

Questo è in effetti: stiamo in realtà parlando di un rapporto di dipendenza tra soggetti; seppure mediato. Il lettore e l'autore vivono in funzione l'uno dell'altro. Se ci chiediamo cosa sia un autore, finiamo per dover rispondere: quello che il lettore si aspetta. La natura del lettore, dal canto suo, è definita dai percorsi predisposti dall'autore...
Potremmo dire che un mondo senza funzione-autore manchi anche della funzione-lettore. Il soggetto a cui non importa chi scrive, di sé pensa: 'che importa cosa leggo?'

ritratto di Raputt

Buttare l'acqua col bambino

commento di Raputt, 07/01/08 - 17:28

Gran parte del discorso credo dipenda dal tipo di autore di cui stiamo parlando.
Se Foucault aveva in mente autori filosofici, allora si può ben dire che la perdita della funzione-autore potrebbe essere - in qualche senso - auspicabile; se invece stiamo parlando di autori letterari, allora in sostanza concordo con te.
Ciò non toglie che il soggetto che si chieda "che importa cosa leggo?", potrebbe benissimo continuare a leggere, trarne piacere e giovamento, imparare, criticare ecc.. Però di sicuro perderebbe una parte di significato che val bene la pena di esperire, anche a costo di rischiare di porci domande non sempre appropriate o pregnanti.
Ovviamente, per non rendere questo modo di ragionare un alibi per aberrazioni varie (un esempio su tutti: il giovane profondo di turno che si convince di essere proprio l'unico sulla terra ad aver capito cosa l'autore voleva dire), bisogna dire che essere un lettore comporta anche delle responsabilità.

ritratto di ciumeo

No ehi

commento di ciumeo, 08/01/08 - 17:10

Ehi oh ma che è? No, intendo, che è tutto questo intellettualismo incomprensibile (smaccatamente di sinistra, poi)? Volete alienarvi il favore delle grandi masse incolte del pianeta (tipo me)?
Direi di dare una svolta populista al discorso domandandovi: ma secondo voi il festival di sanremo è destinato a morire? E se sì, è merito degli autori o del pubblico?
(O invece: se no, di chi è la colpa?)

ritratto di peterpoe

Ah sì!?

commento di peterpoe, 11/01/08 - 15:13

E allora te la dico tutta: mi sono impegnato nella SIC solo ed esclusivamente per vedere se era possibile realizzare qualcosa a partire da una teoria. Ha!

ritratto di sarmigezetusa

ed

commento di sarmigezetusa, 11/01/08 - 16:33

ed era possibile!

ritratto di sarmigezetusa

velina

commento di sarmigezetusa, 11/01/08 - 18:05

Il Racconto #4 è composto in forma definitiva ed è al momento tra le mani del noto editor Gr.Mag.

Aspetteremo il lancio del nuovo sito (imminentISSIMO) per lanciare i nuovi GS.
Attendiamo notizie post-festività da Ciumeo e Raputt riguardo lo stato dei lavori di G#3 e G#5.

ritratto di ciumeo

Eccole!

commento di ciumeo, 11/01/08 - 18:21

Purtroppo ho avuto una (lunga e fastidiosa) serie di problemi di vario ordine e grado, che sommandosi alle feste (e poi al rientro in ufficio) mi hanno tenuto la testa in un sacco di posti, meno che concentrata sulla scrittura. Risultato: il mio GS attende da troppo tempo la restituzione della S4, che spero di riconsegnare (finalmente) nel corso della prossima settimana.
Fine del mea culpa.
:)

ritratto di Raputt

breaking news

commento di Raputt, 12/01/08 - 14:51

L'ultima scheda della S3 è arrivata stamattina. Entro Lunedì/Martedì riconsegnerò la definitiva e partirà la S4.
L'ultima scheda ci ha preso parecchio tempo, ma dopo le vacanze credo fosse fisiologico..

ritratto di Anonimo

il racconto 6 quando parte?

commento di Anonimo (non verificato), 15/01/08 - 02:32

il racconto 6 quando parte?

ritratto di Raputt

Fatto.

commento di Raputt, 15/01/08 - 04:15

Ho mandato tutto.
La SIC ha un enorme problema strutturale: gli orari.

Anonimo: tra molto poco, se non ho capito male.
Ma non saprete né il giorno né l'ora.. O almeno finora ha funzionato così.

ritratto di sarmigezetusa

nuovi GS

commento di sarmigezetusa, 16/01/08 - 03:46

I nuovi GS verranno lanciati all'apertura del nuovo scintillante sito SIC, che tra le altre cose permetterà di scrivere le schede e inviarle direttamente: non più mail, non più attachment dimenticati o formati word diversi... Sarà il paradiso del Direttore Artistico.

Appena lanceremo il sito e pubblicheremo il Racconto #4, invieremo una mail e faremo un po' di pubblicità con myspace. A seguire, diciamo a cadenza settimanale, partiranno G#6, G#7 e G#8 (imminente anche il G#9, per il quale si è proposto come Direttore Artistico Ogon Bat/Filippo Rigli, che già ha svolto un ottimo lavoro come scrittore nel R#4, anch'esso prossimo alla pubblicazione).

ritratto di ciumeo

R3#S4

commento di ciumeo, 16/01/08 - 16:48

La S4 del racconto #3 è finalmente completata e tornata in mano al GS, nonostante l'imperdonabile ritardo di un ingiustificabile DA. A seguire (in tempi decenti, promesso) la S5 e il breve epilogo della S6.
Saluti,
e.